Sono neurologa da circa vent’anni e, da sempre, profondamente attratta dalla complessità del funzionamento del sistema nervoso e dei meccanismi che sottendono pensieri, emozioni e comportamenti.
Il mio lavoro in ospedale a contatto con i pazienti mi ha insegnato il potere terapeutico della relazione, capace persino di potenziare l'effetto di un farmaco nella cura di malattie neurologiche. Lo stesso Oliver Sacks, neurologo e scrittore, i cui romanzi sono stati per me fonte di ispirazione, diceva: "Ogni paziente è una storia da ascoltare, non un caso clinico da risolvere".
Per questo motivo ho scelto di specializzarmi in psicoterapia sistemico-relazionale, attraverso un percorso di formazione che mi ha mostrato come cogliere le connessioni tra il proprio mondo interiore e le relazioni a cui si dà forma: nel contesto familiare e lavorativo, nei luoghi che si abitano.
Ho imparato a considerare il sintomo come una chiave d’accesso al vissuto dell'altro, ad accedere con delicatezza alla narrazione che l'altro fa della propria vita e delle ferite ancora aperte. La comprensione del contesto in cui il sintomo è nato consente di costruire insieme al paziente un percorso di crescita e di trasformazione.
La formazione in psicoterapia mi ha insegnato ad "essere terapeuta", regalandomi uno sguardo nuovo su di me e sull'altro, così da poter accompagnare chi sceglie questo percorso di cura a riscoprire la propria complessità, creatività, libertà, nuove possibilità.
Per me la psicoterapia è un vero e proprio viaggio interiore, attraverso la mappa delle proprie relazioni – passate, presenti, future, immaginate, ridisegnate – alla ricerca di paesaggi inediti in cui ritrovarsi.